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| Moda, libere tutte!

Il femminismo in Francia, la moda della Rivoluzione

Le origini del femminismo in Francia IV parte  da << Il femminismo nel pensiero politico. Un saggio di storia dimenticata >> di Katiuscia Giubilei. La moda della rivoluzione, comincia la gara delle trasparenze!

Nel gioco del contrappasso, alla fine del terrore, nacquero le merveilleuses e gli incroyables

LA MODA DELLA RIVOLUZIONE

Negli anni di rinascita post rivoluzionaria, la moda si fece specchio del sociale e la borghesia avvertì un notevole interesse per l’innovazione. Gli aristocratici, al contrario, inizialmente, si ancorarono ancora più alla tradizione, attraverso un abbigliamento molto ricercato e sontuoso: le dame indossavano gli ingombranti ma spettacolari abiti apaniers, con i rigidi corpetti balenati, e gli uomini mantenevano il proprio abito alla francese, fatto di stoffe e decorazioni preziose.

Ma questa tendenza alto aristocratica era ormai destinata ad estinguersi: il cambiamento dei tempi si rispecchiò, più avanti, anche nel vestire e già nel corso degli anni ‘80 le donne cominciarono ad indossare abiti meno ingombranti, per incarnare attraverso la maggiore semplicità e negligenza del vestire, i simboli della mentalità più evoluta. La rappresentazione più autorevole delle istanze paritarie avvenne attraverso elementi e dettagli ripresi dal costume maschile: la redingote, i cappelli con la calotta alta, colli e revers e stivaletti; ma anche le acconciature divennero più semplici e dagli enormi copricapo dei tempi di Maria Antonietta si passò a cappellini e cuffie, ridotti sia nelle dimensioni che nelle decorazioni.

Molti capi e dettagli vennero ispirati ai personaggi e ai simboli della Rivoluzione: a Charlotte Corday (assassina di Marat) si rifece lo scialle detto appunto alla Corday, ed anche la ghigliottina venne ricordata, attraverso un nastro rosso portato al collo, o le fogge di orecchini pendenti, oltreché dalle decorazioni sui ventagli; mentre infine il concetto di prigionia della Bastiglia, venne ripreso dalle fibbie e dai copricapo.

Accennavamo due pubblicazioni fa, nella II parte della storia del femminismo in Francia, al cosiddetto Regime del Terrore, fase storica della Rivoluzione Francese, che ebbe inizio nel 1793 e si concluse il 17 luglio del 1794, con il colpo di stato del 9 termidoroquando Robespierre venne arrestato e ghigliottinato insieme ai cosiddetti triumviri e fautori. Finì così anche la fase di potere dell’estrema sinistra giacobina e dei sanculotti e la nuova classe dirigente detta dei termidoriani sviluppò una politica più moderata, favorevole alla nuova borghesia arricchita, in opposizione alle istanze estremistiche delle classi popolari.

Fu proprio alla caduta di Robespierre che la reazione immediata della gente, ormai stanca di una virtù repubblicana fondata sulla ghigliottina, si espresse maggiormente, ed anche i nobili graziati dalla Rivoluzione festeggiarono, attraverso l’esposizione di un lusso sfrenato: Madame Cabarrus/Tallien frequentava teatri e balli con il seno nudo ricoperto da una cascata di diamanti; madame

Hamelin, Recamier, Josephine Beauharnais e le altre cosiddette merveilleuses facevano a gara di trasparenze, tanto da non poter stabilire con certezza se fossero nude o vestite. Il loro abbigliamento consisteva principalmente in mantelli, abiti, tuniche alla greca o alla romana, la mitologia era all’ordine del giorno!

Ma anche gli uomini risposero con la moda ed i segni principali sintomatici dei nuovi eleganti furono le redingote molto corte, gli abiti con un grande collo, le cravatte gigantesche e i cappelli a cilindro; sebbene volessero apparire inoffensivi, inoltre, gli Incredibili non uscivano mai di casa senza un enorme bastone, nodoso e a spirale, che chiamavano il loro “potere esecutivo” e di cui si servivano per dare la caccia ai giacobini e bastonarli.

Il salotto del visconte di Barras e quello di Thérésa Tallien, soprannominata “Nostra Signora del Termidoro” (si racconta che si presentò all’opera vestita di una sola pelle di tigre) furono i principali luoghi di riunione di questa “gioventù dorata”.

Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Incroyables_e_Merveilleuses

http://incoyableparis.blogspot.it/2007/01/lantiquomanie-une-tendance-qui-faisait.html

http://world4.eu/french-revolution-dresses

http://www.geometriefluide.com/pagina.asp?cat=moda-rivoluzione-francese&prod=rivoluz-francese-femm

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Madame Récamer, dipinto ad olio su tela, 1800, Jacques-Louis David

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Ritratto di Teresa de Cabarrus detta Badame Tallien, s.d., di Jean-Baptiste Isabey

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Ed eccomi con l’autrice del libro, Katiuscia Giubilei…abbiamo deciso che che la lettura fa bene a tutti, Mia e Nerina comprese!!!

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